Louis Braille ha inventato la scrittura Braille per le persone non vedenti perché lui stesso era diventato cieco in giovane età a causa di un incidente nella bottega del padre. Egli desiderava creare un sistema di comunicazione che consentisse alle persone con disabilità visive di leggere e scrivere in modo indipendente. A quel tempo chi perdeva la vista era costretto a vivere come mendicante, ma i suoi genitori gli fecero frequentare l'Istituto nazionale per i giovani ciechi di Parigi, dove imparò a leggere utilizzando un sistema di scrittura tattile chiamato "scrittura notturna". Questo sistema utilizzava dei caratteri in rilievo per mezzo di un filo di rame, ma era difficile da leggere e da usare per scrivere.
Nel 1821 un militare francese dell'esercito di Napoleone, Charles Barbier de la Serre fece visita all'istituto e propose il suo sistema di lettura, detta scrittura notturna, che consentiva ai soldati di leggere anche al buio e in silenzio senza il rischio di essere avvistato dal nemico. Si trattava di una tabella quadrata di 6×6 comprendente la maggior parte delle lettere dell'alfabeto francese, così come parecchi digrammi e trigrammi, ma risultò scomodo da usare.
Braille riconobbe la necessità di ideare un sistema di scrittura più semplice ed efficiente per le persone non vedenti. Quindi, a soli quindici anni, iniziò a lavorare su un nuovo metodo di scrittura basato su un sistema di punti in rilievo che potesse essere facilmente letto con le dita.
Inizialmente il Braille venne bandito dalle scuole, ma questo non fece altro che aumentarne la popolarità.
FONTE INTERNET
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